Castelnuovo Belbo: commemorazione Milite Ignoto nel suo centenario

Pubblicato il 8 novembre 2021 • Comune

Domenica 7 novembre a Castelnuovo Belbo l'amministrazione comunale ha ricordato il Centenario del Milite ignoto 1921/2021.

Alle 10.00 iniziava la Celebrazione della Santa Messa con il parroco Don Claudio Montanaro e ai lati dell' altare gli alpini con le divise storiche e i gruppi alpini di Cortiglione, Incisa Scapaccino, Bruno e Castelnuovo Belbo con gli stendardi.

 Al termine della funzione veniva benedetta la corona d'alloro e si proseguiva con il corteo sino al monumento dedicato al Milite Ignoto presso il piazzale antistante il cimitero. Il Sindaco nel discorso ricordava il momento storico:

"Il 3 novembre 1918, con l’armistizio di Villa Giusti a Padova, per l’Italia si concludeva vittoriosamente la “Grande Guerra” contro l’Austria: un conflitto iniziato il 24 maggio 1915 e che per 41 mesi coinvolse oltre 5 milioni di combattenti, militari e civili, uomini e donne, in nome della conclusione del processo di “completamento dell’Unità nazionale con la liberazione ed il ritorno all’Italia” di Trento, Trieste e dei territori. La guerra, che già da quasi un anno sconvolgeva l’intera Europa, era la prima “guerra mondiale” della storia dell’Umanità: il primo conflitto altamente tecnologico e di massa che coinvolse in tutto il continente circa 70 milioni di combattenti e che provocò oltre 20 milioni tra feriti e invalidi, per non parlare delle sofferenze delle famiglie, delle vedove e degli orfani il cui numero è sconosciuto, e quasi 8 milioni di morti, dei quali quasi 600.000Italiani.  Nella memoria collettiva degli Italiani, non si è mai dimenticata quella immane tragedia ed in ogni città, da allora, di fronte al Monumento ai Caduti, il 4novembre di ogni anno si celebrano la ricorrenza della Vittoria e del ricordo dei Caduti. Il 4novembre non è però solo celebrazione della Vittoria, lontana nel tempo, non è solo ricordo dei Caduti, memoria che il tempo non cancella, è anche la Celebrazione della” Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”:  Oggi ricordiamo il Milite Ignoto che quest’anno ricorre il centenario. Il 28ottobre 1921, tutta la Nazione venne coinvolta in un rito collettivo, intensamente vissuto dalla popolazione: la partenza del treno con feretro del “Milite Ignoto”, da Aquileia a Roma, e la sua tumulazione, il 4 novembre, nel Vittoriano, poi indicato come Altare della Patria. Fu un avvenimento epocale mai vissuto prima dal nostro Paese, ancora fragile e confuso nel primo dopo guerra: mai nella sua storia l’Italia aveva visto una tale commossa partecipazione che univa tutto il popolo italiano, tutti i ceti sociali, tutte le espressioni politiche e culturali, comprese le opposizioni che si erano battute contro l’entrata i guerra: per alcuni il Milite ignoto era il simbolo del soldato eroe morto per la grandezza della Patria, per altro era il simbolo del proletario morto per una guerra non sua, ma tutti lo celebrarono come rappresentante anonimo del dramma che la Nazione aveva vissuto: forse nemmeno il 25 Aprile del1945 fu altrettanto unificante. 

Anche Castelnuovo Belbo visse quei giorni con commozione: dal 28 ottobre, giorno nel quale Maria Bergamas, madre di un giovane militare triestino, morto in guerra e mai identificato, scelse tra gli undici feretri che le erano stati posti dinanzi quello che sarebbe poi stato trasportato a Roma per diventare il simbolo del “Milite Ignoto”, cioè di tutti i militari Questo per tutto il periodo del viaggio del treno da Aquileia a Roma, viaggio lentissimo a causa dell’immensa folla che ovunque era presente lungo i binari.

 Il 4 di novembre, poi, per tutto il giorno le aree centrali della Città furono invase da una folla che nessuna autorità si aspettava, una folla ordinata che seguiva con commozione le informazioni degli avvenimenti romani: lo spazio in cui si raccolse era quello del nuovo centro cittadino che sarebbe diventato, in pochi anni, anche il centro della memoria, con la Torre dei Caduti, piazza Vittorio Veneto, piazza Piave e la toponomastica a ricordo delle battaglie di Guerra.

 Nel Centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, celebriamo dunque anche quel Soldato, inizialmente voluto come “di nessuno” e subito percepito come “di tutti”. A lui, al Milite Ignoto, il Consiglio comunale di Castelnuovo Belbo ha deliberato il 3 maggio scorso di conferire la Cittadinanza Onoraria, così come hanno deciso di fare in questa circostanza migliaia di altri Comuni italiani. E’ il segno dei nostri sentimenti verso tutti coloro che quel Milite rappresenta, e che oggi sentiamo tutti ugualmente figli della nostro paese.

 Infine, nel ringraziare tutti gli intervenuti a questo cerimoniale, vorrei cogliere l’occasione per elogiare pubblicamente il gruppo storico degli alpini che si è reso disponibile a presenziare oggi qui con noi con le divise di quegli anni, i rappresentati del gruppo alpini di Cortiglione, Incisa Scapaccino di Bruno e Castelnuovo Belbo, dell’associazione nazionale Carabinieri e di tutti i consiglieri comunali”